Prima del lockdown il 23% dei bambini marchigiani viveva in povertà relativa: partire dai Comuni per garantire i diritti di bambini e adolescenti
Nella Giornata mondiale dell’infanzia, occorre impegnarsi tutti insieme perché i diritti dei minori non rimangano solo sulla carta: è la riflessione della consigliera regionale Simona Lupini (Movimento 5 Stelle), che commenta i dati diffusi ieri dal Garante per l’Infanzia e da Save the Children.
Anche prima del lockdown, che ha aggravato tante situazioni di difficoltà ben il 23% dei minori marchigiani viveva in condizioni di povertà relativa, aggravate dalla poca disponibilità di servizi per l’infanzia, dai tassi di abbandono scolastico e da forme di povertà ancora più insidiose: il 20% dei minori marchigiani non ha accesso ad attività sportive, e il 40% legge meno di un libro all’anno.
Come psicoterapeuta, vedo tutti i giorni famiglie e minori in difficoltà.
Non dobbiamo rassegnarci alla povertà economica, sociale e culturale come qualcosa di ineluttabile: centri didattico ricreativi e centri diurni, progetti sull’attività sportiva gratuita per le fasce fragili e centri per famiglie … sono tanti i progetti che partono dai Comuni, gli enti più vicini ai cittadini in difficoltà, per combattere questi fenomeni.
Questa è la prima Giornata mondiale dell’Infanzia di questa legislatura: l’occasione giusta per valorizzare esperienze territoriali di lotta alle povertà e per avviare, in questi 5 anni, un percorso in grado di garantire davvero i diritti di tutti i minori della nostra Regione.
Leggi la relazione del Garante regionale dei diritti alla persona
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